Lo studio si concentra sui concetti di accettabilità sociale (“social acceptability”) e accettazione sociale (“social acceptance”) nel contesto della gestione delle risorse naturali e del restauro ecologico. Gli autori rilevano che questi concetti sono sempre più usati come criteri per valutare progetti ambientali, ma mancano di definizioni chiare, teorie condivise e strumenti analitici coerenti. 

In sostanza: prima di realizzare interventi ambientali o di restauro delle aree naturali, è importante capire come la società percepisce questi interventi — se li considera giusti, utili, equi, e se intende sostenerli. Questo studio fa una meta-revisione di letteratura per chiarire cosa significano questi termini e come applicarli meglio.

🔍 I punti principali

  1. Definizione e distinzione dei concetti

    • “Social acceptability” è intesa come il giudizio collettivo o individuale su quanto un progetto, una politica o un intervento siano considerati accettabili.
    • “Social acceptance” è più strettamente il risultato: ovvero l’effettiva accettazione da parte della comunità, che può manifestarsi in approvazione, partecipazione o supporto concreto.
      Gli autori citano la definizione più completa di questi concetti proposta da Lisa Busse & Sven Siebert (2018) che distingue bene tra “giudizio di accettabilità” e “accettazione effettiva”.

  2. Dimensioni dell’accettabilità / accettazione sociale
    Lo studio individua diverse “dimensioni” attraverso cui si manifesta l’accettabilità/accettazione sociale:

    • Accettazione della comunità locale («community acceptance») — la più studiata.
    • Accettazione socio-politica («socio-political acceptance») — come le istituzioni, la politica e gli attori influenzano la percezione. 
    • Accettazione di mercato («market acceptance») — come il mercato o gli attori economici reagiscono o adottano un progetto.
      Queste dimensioni possono correlarsi in modo diverso tra loro (positivamente o negativamente).

  3. Fasi di progetto e cambiamento del supporto sociale
    Gli autori evidenziano che l’accettabilità sociale non è statica, ma può variare tra le fasi del progetto:

    • Input (prima dell’implementazione)
    • Throughput (durante)
    • Output (dopo l’intervento)
      Le opinioni della comunità possono evolvere a seconda di cosa venga comunicato, come venga coinvolta e quali siano i risultati visibili.

  4. Fattori che influenzano l’accettabilità
    Sebbene gli autori dicano che non è utile stilare una lista “definitiva” di fattori — perché troppo contestuali — propongono tre macro-categorie:

    • Costrutti personali, sociali e comportamentali: credenze, opinioni, preferenze individuali, percezioni; bisogni socio-psicologici come giustizia procedurale, autodeterminazione, riconoscimento.
    • Contesto: fattori a vari livelli (individuale, sociale, culturale, politico, economico, ambientale) che cambiano nel tempo e nello spazio.
    • Interazione tra soggetti e ambiente: come le azioni, le relazioni, la partecipazione e la governance influenzano il supporto sociale.

🌟 Perché è importante

Questo lavoro è utile per chi progetta interventi di restauro ambientale o gestisce risorse naturali perché:

  • Aiuta a capire che non basta una buona tecnica, serve anche che l’intervento sia “socialmente accettabile” per essere effettivo.
  • Mette in evidenza che la partecipazione, la trasparenza, l’informazione e la gestione dei valori sociali sono tanto importanti quanto le componenti biologiche o ecologiche.
  • Offre una struttura concettuale e analitica per valutare in modo più sistematico come la comunità vede un intervento, e come reagirà.
  • Autorità, operatori e gestori possono usarlo per pianificare strategie di coinvolgimento, comunicazione, governo del progetto.